Addio a Gunter Sachs, surreale interprete della fotografia.
Una vita da romanzo, un astuto uomo di affari,
un amante delle donne e dell' arte, un esistenza per l’ immagine.
In questi giorni è morto Gunter Sachs,
personaggio e playboy che ha fatto parlare di sé in mille modi e
non ci stupisce se il finale sia stato tragico.
L’ artista si è ucciso a 78 anni con un
colpo di pistola, quasi come fosse un copione già scritto e attinente alla sua
controversa figura. Il padre aveva compiuto lo stesso gesto.
Noto personaggio per la fiabesca relazione con
Brigitte Bardot di cui ultimamente aveva raccontato piccanti dettagli come
quando faceva l’ amore su un motoscafo alla deriva e sotto il chiaro di luna, Gunter
Sachs verrà ricordato come un ottimo fotografo e un documentarista di
talento, in cui la firma migliore è “ Happening in white “ che ottenne il primo
premio nel comitato olimpico.
Un personaggio che segnò l’ epoca della “ dolce
vita “ del jet set in Costa Azzurra e non solo, ma anche un trentennio di totale
dedizione all’ arte figurativa, con una passione che lo portò addirittura a
cedere alcune aziende di famiglia per sviluppare e raggiungere quell’ ambizione
che coltivava da quando era un ragazzo..
Dall’ uscita del suo primo libro, all’ inizio
degl’ anni settanta, – Ragazze ai miei occhi – suscitò ammirazione e
invidia presso i critici e subito si aggiudicò prestigiosi riconoscimenti internazionali. La
scalata al successo artistico fu così repentina che lui stesso in una intervista
alla tv tedesca dichiarò di non aspettarsi tale consenso del pubblico.
Oltre ad essere ricco di famiglia e
collezionista di opere d’ arte era diventato
negl’ anni sessanta il Presidente del noto Museo di Arte Moderna a Monaco di
Baviera.
Ma la sua attività di fotografo che rispecchiava
un carattere estroso, non si fermò qui. Le successive pubblicazioni furono “
Fotografia “ e “ T - racconti e fotografie surreali “ forse l’ opera che più lo
contraddistingue.
Lo stile di Gunter Sachs era per certi versi
molto particolare. Il
fotografo riusciva ad unire la bellezza della donna, l' oggettistica vuota che
aveva similitudini con la solitudine, il paesaggismo perfetto con il fantastico
e l’ astrattismo.
Le fotografie avevano significative manipolazioni virtuali, le quali facevano intravedere una ricchezza
di idee e una creatività inconsueta.
Il cuore di un immagine dentro l' immagine
stessa. Un simbolismo computerizzato, speculare, spesso simmetrico e talvolta
moltiplicativo come furono i celebri scatti che raffiguravano cavalli,
modelle e schermidori.
Chiamato computer – composing che in quei
tempi apriva orizzonti infiniti ma ancora da decifrare, oggi sarebbe
tutto più semplice con una rielaborazione
approfondita di Photoshop ma il risultato venne annesso nei Maestri della Pop
Art.
All’ artista però va riconosciuto il merito che
nelle stampe finali riusciva a lasciare intatta la grazia e la delicatezza della
fotografia quasi fosse un desiderio fortemente
connotato con l’ espressività che voleva comunicare allo spettatore.
Sachs pubblicò anche numerosi calendari ed
eseguì notevoli lavori pubblicitari per aziende come Castrol, Polaroid, Balli ecc.
mentre le mostre hanno girato negl’ istituti di cultura e le gallerie più
importanti della Vecchia Europa.
Gianluca
Fiesoli, Maggio 2011.
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